Alla nostra |
La prima, l'Epistemologa, condivide da due anni, con la sottoscritta, banco, matite e caramelle. Lei, oltre a impersonare una delle mie tante Supereroine, è una che ne sa e mi conosce abbastanza bene da farmi un regalo degno di un Tiffany. Decido di andare a trovarla, con la mia famiglia certificata, dove lei si esibisce e mi offre un accoglienza degna di una regina, a fine incontro, un Trevigne. Questo rosso qui lo produce un'azienda che vorrei nella mia rubrica degli amicistretti, uno di quei rossi che ti fa rinascere l'anima. Commossa per il dono, ringrazio, ma non abbastanza. Tanta la gioia che... me ne vado lasciando il trench investigativo, appeso all'appendiabiti.
Qualche ora dopo... vengo avvisata perché io di mio non me ne ero accorta, e ritorno, seriamente imbarazzata a recuperare la mia sbadataggine. In psyco si dice che... quando si dimentica qualcosa in un luogo è perché tutto sommato ci si sente a casa, in quel luogo. Arrivo, saluto e la Regina del RedOx mi dice: "Solo tu potevi essere la compagna di banco dell'Epistemologa... pensa che per essere sicura che fosse la tua giacca ha fatto un controllo. Ha infilato la mano in una tasca, e tirandone fuori una caramella mi dice: ok, è la sua giacca, queste sono le sue caramelle". L'amicizia è questa roba qui. Mica tante manfrine.
Dopo aver lasciato il RedOx, l'Omino dei Cantieri ed io iniziamo un medioviaggio alla ricerca di nuovi spunti e passando accanto a un cartello stradale esclamo: "La Biondaviaggiatrice è a casa, andiamo".
Un tot di chilometri dopo suono al suo campanello e abbracciandola, le dico: "Posso fare la pipì?". Lei non batte ciglio, i suoi occhioni mi indicano la porta rossa e io vò. Ci vediamo poco, a volte di corsa, ma è come se i chilometri e le avventure non contassero. Si asciuga i capelli e ci fa: "Andiamo". Tra salite, discese, calciatori e anzianotti in bici, raggiungiamo il suo rifugio. Là ad attenderci volti amici, intenti a tramare alle spalle di un impiegato del catasto. Incrocio lo sguardo di uno che sembra saperla lunga e chiedo consigli sul vino da prendere. Lui mi consiglia, mi illustra, mi dice e poi io in segno di assenso ordino. "Non sono il titolare, adesso non c'è ma arriva. Sono un cliente"...
La Biondaviaggiatrice mi guarda con faccia abituata a queste mie improprie sortite. Mi sono fatta riconoscere un'altra volta. Arriva un bicchiere di rosso. Idea interessante, si chiama come me. È valido e con il salame dona decisamente conforto. Chiacchiere, spetegules e qualche confessione. Ma qualcuno l'indomani ha un aeroplano da prendere.
La Biondaviaggiatrice mi regala qualcosa che porta il mio nome.
L'amicizia è questa roba qui.
Quando qualcuno mi dice che l'amicizia tra donne è difficile, io faccio no con la testa. Mi guardo intorno e ringrazio Shiva ogni giorno per avermi permesso di avere intorno femmine magnifiche. Forti e valorose come dei guerrieri e attente come poche sanno essere. Solide e armoniche come un rosso d'annata.
Sono arcifortunata, di avervi intorno. Grazie e alla nostra!
... MA CHE BELLO LEGGERE DI ME QUANDO SONO LONTANA KM E KM DALLA MIA VITA!!! SEI SPCIALE... LA B.V.
RispondiEliminaP.S. ORMAI IL TUO BLOG E' DIVENTATA UNA DROGA... OGNI GIORNO LO APRO SPERANDO CHE TU ABBIA SCRITTO QUALCOSA DI NUOVO!!!
BACI A TE E ALL'OMINO DEI CANTIERI!!!!!!!!!
Guarda appena rimetti piede nel Continente ti sfamo con qualcosa.
RispondiEliminaGrazie a te che ci sei anche qui.