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Rischio di contagio
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Mi sono stupidamente ammalata. Come dice Mammamivuoibene sono stata incosciente: ho sfidato le intemperie, facendo finta che la pioggia non mi avrebbe fermata. Dalle nubi lassù una serena e gioiosa pernacchia: prrrrrrrrrrrrrrrrrrr. Febbre alta, tosse e naso che cola, una disfatta, forse, ma il piano B fa parte del mio DNA. Come sfamare delle persone a cui avevo promesso l'Assassin Cake, senza renderle allettate il giorno successivo? Una mascherina protettiva sulla faccia, un bel paio di guanti in vinile e oplà mi metto al forno. Uno dei grandi pregi della pasticceria è che non è necessario assaggiare se la ricetta è collaudata e le grammature sono corrette. Chi assaggia in questi casi lo fa per gola o per estremissimo scrupolo. Propendo comunque per la prima ipotesi. Non è divertente, ma neanche un po', lavorare intabarrata come se fossi la Bailey intenta a suturare un malcapitato sedicenne. Però si può fare e si fa.
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