lunedì 7 maggio 2012

La fatica annienta l'infame paturnia!

Beltane, fiori d'Acacia
Mai avrei pensato di trovare un po' di serenità nello spingere una cariola carica di legno e sterpaglie lungo un campo fangoso. E invece... i lavori pesanti, quelli che di solito si lasciano fare ai maschietti di casa sono stati per me illuminanti. Alzare pesi, valutarne le dimensioni, trovarne il baricentro e poi trascinarli per metri e metri e metri in mezzo a una simil palude, sono stati per me l'equivalente di una settimana in un centro di meditazione. Quando il corpo è sotto pressione, quando i muscoli sono chiamati all'ordine, quando i movimenti devono essere coordinati al fine di evitare disastri, la mente non può e non ha energie sufficienti per perdersi in stupide elucubrazioni onanistiche.
Estirpare rovi è stato catartico, a ogni radice estratta, una magagna intima in meno. Mani coi calli ma il cuore è più leggero. Lasciatemi usare l'organo cardiaco come sede dell'animo perché è poetico... le neuroscienze per oggi sono in libertà.
Usare l'accetta è stata la svolta. Spaccar legna, o tentare di farlo è un'azione che meriterebbe titoli accademici. Non è solo questione di forza è questione di precisione e coordinazione. Tutti i muscoli sono chiamati a raccolta, tutto il corpo e tutta la materia grigia devono muoversi come un sol uomo. Facile? No. Tentativi a vuoto? Mille. Colpi riusciti. Qualcuno. Gioia alle stelle.
Penso che la potenza della parola e delle emozioni, elaborate e digerite nel modo corretto siano la strada per ricucire ferite profonde, ma per chi, è già in fase di stabilità... beh, i lavori manuali (quelli pensanti da carpenteria) siano un grande passo verso lo star bene. Come per magia, parlo ovviamente per me, i pensieri inutili, la pesantezza dello spirito, la negatività in genere, spariscono. La fatica annienta l'infame paturnia. Farò tesoro di questo insegnamento, è stato molto importante e illuminante.
Devo ringraziare per questo dono... la mia Fata e Lo Chefinformatico che anni fa mi aprirono le porte di Beltane e con loro il Bliyth, Datura, Keelan, Aere e Tine.

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