mercoledì 30 maggio 2012

Sorellachevorrei, che vorrei e vorrei.

Anche se di anni ne sono passati quasi trenta, per me rimani sempre quella bambina bionda con i codini.
Siamo cresciute e adesso i codini ce li ha la tua prima figlia.
Quando mi dissi al telefono che saresti diventata mamma mi misi a piangere dalla gioia allarmando lo Spilunga (ex capo) e i colleghi nelle vicinanze. Sempre quel giorno lì, al cooperativo supermercato, strisciando il bancomat piansi e dovetti rassicurare la cassiera che era perché Sorellachevorrei stava per diventare mamma e non per lo scontrino.
Non serve elencare, raccontare, quante cose abbiamo fatto, disfatto, cucito e ricucito negli anni.
L'altra settimana stavo per telefonarti e chiederti perché non siamo andate a vivere insieme io e te, attorniate solo da figli e gatti, anziché separarci, per vivere con due maschi a volte senza cugnisiun (cognizione). Poi non l'ho fatto, ma la domanda spesso mi si ripropone.
Quella che ci avrebbe guadagnato di più da questa convivenza sarei stata io. Lezioni quotidiane di italiano, greco, latino, inglese, tecniche culinarie, spunti letterari a sfare, avrei imparato a cucire in men che non si dica, avrei goduto della compagnia di Figliechenonho e avrei potuto, egoisticamente, godermi, le due mani scriventi che più adoro su questa terra. Salvandomi tra l'altro da brutte compagnie e da persone "meravigliose".
Ma non è detto, confido nella casa di riposo... magari due stanze vicine.
Ricordati sempre questo: se tu non fossi stata nella mia vita, io non sarei quella che sono.
Guai a chi ti tocca e ti fa piangere, sono pronta a sfoderare gli artigli. Questo vale anche per il tuo inconscio che si nasconde. Non perché tu non lo voglia ascoltare, ma perché sa perfettamente che da me avrebbe un raclò (ramazzata di botte) certo e doloroso.
Ricordati sempre che se tu non avessi imparato le parole lunghe prima di me, io non le avrei mai imparate.
Che se tu non avessi idee brillanti, difficilmente il mio cervello si metterebbe a pensarle da sole.
Forte della mia invidia e del mio opportunismo, so che dove io non potrò mai, né per il passato né per il presente né per il futuro, tu potrai. E di quello, ne avrò un pezzetto anch'io.

Che tu lo voglia o no, sei empatica, socievole e introspettiva.
Non è facile dare la definizione di sé più bella del secolo.
Ricordati sempre che anche l'Oceano, visto da Saturno può sembrare una pozzanghera.
Caspita però, quanto è profonda.

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