martedì 3 aprile 2012

Bugie e prese in giro, la vera storia delle stelline

Stelline di pasta frolla
Turlupinare le persone dovrebbe essere ascritto tra i reati punibili da codice penale. La Sig.ra Carla e tutti i suoi accoliti, firmanti il libro dolciario, dovrebbero essere inquisiti e trovar posto in un maxi processo. Ma chi edita libri di cucina, le ha mai veramente provate? Ho lavorato anni nell'editoria, e so cosa vuol dire preparare un libro, farne le correzioni e verificare i dati. La Sig.ra Carla che prefaziona un book della Mondadori, non ha seguito il progetto e non lo sa cosa succede davvero in cucina. Le stelline di pasta frolla sono la prova che non ha idea di quello che viene proposto alle persone. Premessa, alla fine, come i biscotti nocciola e caffè, il risultato è arrivato, ma non soddisfacente e solo perché ho spirito d'iniziativa. Sulla pagina dedicata a questa ricetta ci sono delle inesattezze e dosi a caso. Proverò qui di seguito a darne una versione accettabile. Sono frollini che vanno a nozze con la colazione o con la merenda... Cosa ci serve? 250gr di burro, 150gr di zucchero, 1 fialetta di essenza alla vaniglia, 150 gr di maizena, 300 gr di farina bianca, fruste elettriche (io ho usato la Valeria), una ciotola media, un mattarello, uno stampino per dolci, pellicola e carta forno. Lavorate, con le fruste, a velocità medio alta, lo zucchero, il burro morbido e la vaniglia nella ciotola, fino ad ottenere una crema omogenea, consistenza Robila Osella. Due consigli: non fate ammorbidire il burro né al microonde, né sul fornello, né in altro modo. Il burro se ne risentirebbe, a temperatura ambiente, solo così va ammorbidito. Anziché usare lo zucchero semolato, varrebbe la pena usare quello a velo. Lo so, costa di più ma rende i preparati lisci e più  buoni da gustare. Andiamo avanti, adesso potete unire, con calma e attenzione, onde evitare nubi di farina in giro per casa, la maizena e la farina, velocità bassa, mi raccomando. Ci vorrà un po', all'inizio il tutto non darà sentore di volersi unire ma... come per magia, la pasta prenderà forma. Un'accortezza, se il composto tende a fare tappezzeria sui lati della ciotola, con una mano raccogliete il composto e unitelo a quello parcheggiato al centro della stessa. Lavoratelo poco, il burro si scalda e manda a ramengo l'impegno. Fatto questo, formate una bella palla, lasciatela nella ciotola e coprite con la pellicola. Esiliate la pasta in frigo per almeno un'ora. Il freddo farà sì che il burro faccia amicizia con il resto degli ingredienti,  e renda l'impasto lavorabile senza che si disfi. Una volta finito di guardare la serie tv preferita o aver iniziato il cambio degli armadi, mettete un po' di farina sul piano di lavoro, e prendete metà della palla e l'altra metà rimettetela in frigo. Accendete il forno a 180°, statico. Carta forno su due teglie e via di mattarello a stendere la pasta: altezza mezzo centimetro. Con uno stampino date forma alla frolla. Da ricetta ho fatto le stelline ma va bene qualunque cosa. Ordinate le costellazioni lasciando un po' di spazio tra le punte, c'è il solito rischio di invasione... poi, con una forchetta bucherellate la superficie e se l'arte vi è amica, fatelo in modo creativo. Riprendete la mezza palla dal frigo e giù di nuovo a produrre la volta celeste e ricordate di forchettare. In totale dovrebbero essere usciti tra i 35 e i 40 biscotti. Quantità variabile a seconda della dimensione dello stampino. Adesso prendete lo zucchero, quello semolato, e a piacere spolverate le stelline. Il forno è a 180°? Sì, e allora iniziamo con 10 minuti, buttate un occhio, se sono pallidi, arrivate a 15'. Il fondo dovrebbe dorarsi come pure la superficie. Tirateli fuori dal forno, lasciateli raffreddare bene, fategli prendere aria e dimenticateveli per qualche ora, o magari tutta la notte. Questi frollini, caldi, non dicono un granché, lasciati riposare diventano, sempre per qualche incantesimo, buoni. Dico buoni e lo spero, perché questa è la ricetta revisionata, e non quella originale, che perplessa e offesa mi ha lasciato. Sono comunque biscotti al burro... e si sente!

Stampinando la pasta vi rimarranno dei ritagli, riutilizzateli lavorandoli poco, se la pasta diventa unta e si spezza, ALT, mettete tutto in frigo. La frolla è maligna da quel punto di vista, s'inviperisce e rende inutile il vostro lavoro. Se le cose si mettono male ricorrete al frigorifero. Mi raccomando, infarinate bene sia il piano di lavoro che il mattarello, la frolla è anche un po' cozza e s'appiccica, fa pallini e disastri.

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