mercoledì 21 marzo 2012

... la legge di Murphy non sempre ci prende!

Yo-Yo alla vaniglia

Dalla posizione degli astri, la mattinata non si mostrava sotto i migliori auspici... l'imbianchino che confonde gli appuntamenti e mi dà buca, i dubbi sul reperimento degli ingredienti al cooperativo supermercato, l'insicurezza atavica: nel presente di non riuscire nel comporre gli yo-yo. Sulla strada che mi conduceva agli scaffali dolci mi dicevo... ma chi te l'ha fatto fare? Prima parte della terapia: far tacere la menagrama che è in me e proseguire sulla mia strada lastricata di zucchero a velo e vaniglia. A fatica, tutto si è zittito e apro il libro delle meraviglie (?). Signora Carla che scrivi le dosi... cosa mi significa 1/8 di cucchiaino di essenza di vaniglia??!!! Guardo l'omino dei cantieri che vive con me e osserva la planetaria montata sul piano di lavoro, e trovo nei suoi occhi la soluzione. Lui che di praticità e precisione ne ha da vendere mi dice: "contiamo le gocce". Così, ferita nell'orgoglio perché da sola non ci sono arrivata, mi avvicino alla ricetta numero2. Cosa serve? Per i biscotti (30pz, 15 farciti): 180 gr di burro morbido (lo comprate e ve lo dimenticate sul tavolo per mezz'ora), 50 gr di zucchero a velo, 1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia, ovvero metà fialetta), 225 gr di farina bianca, 1 cucchiaino di lievito in polvere (il classico lievito, e per la precisione se prendete un cucchiaino da caffè sono 6gr), 50 gr di preparato in polvere per crema pasticcera a freddo. Per la farcitura ovvero crema al burro alla vaniglia: 60 gr di burro morbido, 75 gr di zucchero a velo, 1/8!!!! di cucchiaino di essenza di vaniglia (16 gocce, tiè sig.ra Carla), 2 cucchiai da minestra di polvere per crema pasticcera a freddo (30gr ;)).
Piccola parentesi sui prodotti dolciari summenzionati: la buona cara vecchia fabbrica Alata (Pane Angeli) ci fornisce di tutto, buon rapporto qualità prezzo. Attrezzi necessari: io ho Valeria, la mia basicplanetaria, ma le fruste elettriche vanno benissimo, nel qual caso vi serviranno 2 ciotole (una grande e una piccola); carta forno, 2 teglie, forchetta, leccapentola, spalmaburro o un coltello senza troppe pretese di tagliare. Per dovere di cronaca aggiungo... una gratella per dolci, che al momento non ho e non so se avrò mai! Let's go dancing: preriscaldiamo il forno a 180°, statico. Biscottiamo: burro, zucchero ed essenza di vaniglia nella ciotola a lavorare con le fruste a velocità medio-alta. Con pazienza aspettate che il composto diventi omogeneo e dalla consistenza simile al burro di karitè o a una crema densa per il corpo. Prendete la crema e la unite alla farina, il lievito e il preparato  per la crema pasticcera. In questa grande ciotola le fruste lavoreranno a bassa velocità, attenzione, comunque alla nube di farina che vi assalirà. Prendetevi del tempo e della serenità, fino al raggiungimento di una pasta morbida dal color marzapane. Non andate nel panico se all'inizio si formano solo tanti grumi e  il tutto sembra non stare insieme... ci vuole calma e sangue freddo. Toglietela dalla ciotola e lavoratela in tante pallette da due centimetri di diametro (circa 13 gr ciascuna). Rilassatevi, tornate infanti e cercate nella memoria il ricordo del Pongo. Dopo un quarto d'ora dovreste aver finito. Accomodate i futuri biscotti sulle teglie a distanza di due dita l'uno dall'altro: gonfiano, invadono e s'attaccano tra loro rovinando la rotondità del risultato. Con il dorso della forchetta, fate un po' di pressione, et voilà decorazione fatta. Qualche scongiuro e mettete le teglie in forno (se è a 180°), mettete in conto che quella sotto cuocerà di meno... quindi resterà in forno qualche minuto in più. Primo timer a 15 minuti, se sono ben dorati togliete, sennò prima due poi tre minuti. Il massimo dovrebbero essere 20 minuti. Appena tolti da forno sono solidi ma non compattissimi, lasciateli raffreddare e si trasformeranno in meravigliosi frollini. Un consiglio. Lasciateli due minuti ancora sulla carta forno, poi con calma li staccate e li mettete su un piatto. In questo modo l'umidità farà meno danni. Forse cambio idea e mi compro la gratella per dolci... Mentre il tutto cuoce potete preparare la crema al burro. Issima: nella ciotola mettete burro, zucchero, le 16 gocce di essenza e i 30gr di preparato per cremablabla, fruste a velocità medio alta e qualche minuto dopo... burro profumatissimo da spalmare tra un biscotto e l'altro. Quando i biscotti sono ben ben freddi, prendete la crema, la spalmate su una metà, abbondando in centro, prendete l'altra e sgnac! Yo-yo fatto! Con un dito, anche se non è elegante, pulite le sbavature. Se non li consumate subito, dritti dritti in frigo: qui non ci sono "conservati" e il burro potrebbe spazientirsi e inacidirsi. Un commento: sono molto, molto, molto dolci ma danno soddisfazione. Difficoltà bassa, ottimo risultato e detto sottovoce, sentirsi dire: "ma li hai fatti DAVVERO tu? Sembrano di pasticceria" fa un gran bene all'autostima.
Obiettivi
Mandare a quel paese la mia insicurezza: fatto!
Non lasciarmi intimidire e accettare consigli senza prenderla sul personale: fatto!
Essere più rigorosa della Sig.ra Carla che scrive dosi alla Bartezzaghi: strafatto, grazie all'omino dei cantieri!
Acquistare maggior fiducia nei miei mezzi: fatto!
Non mangiare tutti i biscotti: fatto!

3 commenti:

  1. Questi cosi sembrano buoni un bel po'!
    Quasi quasi domani li faccio.
    Ma senza fruste elettriche vengon bene lo stesso?

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  2. La ricetta della Sig.ra Carla dice fruste elettriche, personalmente, visto che ho, abbiamo investito bene 49€ nella Valeria (basicplanetaria) la uso. La questione è devi avere pazienza e non farti prendere dal panico se all'inizio niente si agglomera come vorresti. Prosegui e andrà tutto bene. Sono molto semplici da fare.

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